Articolazione temporo mandibolare

Disturbi e trattamento clinico chirurgico nell’ambito della Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale

L’articolazione temporo-mandibolare

L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è una delle strutture più complesse del sistema muscolo-scheletrico, consentendo movimenti di apertura, chiusura e latero-deviazione della mandibola.

I disturbi dell’ATM possono causare dolore, limitazione dei movimenti e una ridotta qualità della vita, causando sovente ulteriori complicanze quali cefalee croniche di elevata intensità, disturbi del sonno e della concentrazione, rachialgie cervicali e persino trigeminalgia (ovvero la sindrome del nervo trigemino.

In alcuni casi, la Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale è indicata per trattare questi disturbi. In questo articolo, esamineremo le principali cause dei disturbi dell’ATM e le opzioni di trattamento clinico e chirurgico disponibili.

    Cause dei disturbi dell’ATM

    I disturbi dell’ATM possono avere diverse cause anatomo-funzionali, tra cui:

    • Traumi – fratture, lussazioni, edentulia (perdita di elementi dentali) e lesioni ai legamenti possono causare disfunzioni dell’ATM;
    • Artrite – l’usura delle superfici articolari e l’infiammazione delle strutture circostanti possono causare dolore e limitazione dei movimenti;
    • Dislocazione del disco articolare – il disco può spostarsi anteriormente o posteriormente, causando blocchi e dolore durante i movimenti della mandibola;
    • Anomalie strutturali – deformità congenite o acquisite possono alterare la funzione dell’ATM e causare disfunzioni.

    Trattamenti non chirurgici

    I trattamenti clinici non chirurgici per i disturbi dell’ATM includono:

    • Farmacoterapia – analgesici, anti-infiammatori e miorilassanti possono essere utilizzati per alleviare il dolore e l’infiammazione;
    • Fisioterapia – esercizi di mobilizzazione e stretching possono aiutare a migliorare la mobilità e ridurre il dolore;
    • Terapia occlusale – dispositivi come bite e placche possono essere utilizzati per correggere anomalie dell’occlusione e ridurre lo stress sull’ATM.

    Trattamenti Chirurgici

    Quando i trattamenti conservativi non sono efficaci o la causa del disturbo è di natura strutturale, la Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale può essere indicata. Le principali procedure chirurgiche per i disturbi dell’ATM includono:

    • Artrocentesi – consiste nell’inserimento di agoocannule sottili nell’articolazione per aspirare il liquido infiammatorio e iniettare acido ialuronico, oppure soluzioni fisiologiche per migliorare la mobilità;
    • Artroscopia – utilizza un endoscopio inserito nell’ATM per visualizzare e trattare direttamente le strutture interne dell’articolazione, come la rimozione di aderenze o la riparazione del disco articolare;
    • Artroplastica – prevede l’apertura dell’articolazione e la rimozione o la riparazione delle strutture anatomiche danneggiate, come nel caso di dislocazioni del disco o di superfici articolari degenerate;
    • Artrodesi – è l’immobilizzazione chirurgica dell’ATM, utilizzata solo nei casi più gravi e quando altri trattamenti hanno fallito;
    • Sostituzione dell’ATM – in casi estremi, quando l’articolazione è gravemente danneggiata e non può essere riparata, può essere necessario sostituirla con un’articolazione artificiale, simile a quanto si fa per l’anca o il ginocchio.

    Recupero e riabilitazione post-chirurgica

    Il recupero e la riabilitazione dopo la chirurgia dell’ATM variano in base al tipo di procedura effettuata e alla gravità del disturbo. In generale, la riabilitazione può includere:

    • Gestione del dolore – l’utilizzo di analgesici e anti-infiammatori, od integratori (vitamine e minerali), può essere necessario per alleviare il dolore e l’infiammazione post-operatoria;
    • Limitazione temporanea dei movimenti – il paziente potrebbe essere invitato a limitare l’apertura della bocca e i movimenti laterali per un certo periodo di tempo per permettere la guarigione delle strutture articolari;
    • Fisioterapia – trattamenti di terapia fisica avanzata (Neuromodulazione del dolore, K-LASER, INDIBA-Tecar terapia) e nella seconda fase del trattamento esercizi di mobilizzazione e stretching possono essere prescritti per migliorare la mobilità e la forza dell’ATM dopo l’intervento;
    • Terapia occlusale: può essere necessario continuare ad utilizzare dispositivi come bite e placche per mantenere un corretto allineamento dei denti e ridurre lo stress sull’ATM.

    Conclusione

    I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare possono causare dolore e limitazione dei movimenti, compromettendo significativamente la qualità della vita dei pazienti. In alcuni casi, la Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale può essere indicata per trattare questi disturbi, soprattutto quando i trattamenti conservativi non sono efficaci o la causa è di natura strutturale. Le opzioni di trattamento chirurgico variano da procedure meno invasive, come l’artrocentesi e l’artroscopia, a interventi più complessi, come l’artroplastica, l’artrodesi e la sostituzione dell’ATM. Il recupero e la riabilitazione post-chirurgica sono fondamentali per garantire il successo del trattamento e il ritorno alla piena e corretta funzionalità dell’articolazione.

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